Le giornate della signora si
assomigliavano tutte, silenziose giornate monotone. Ma non era stato
sempre così. Da giovane la donna era considerata, ciò che, con poca
delicatezza, prende il nome di asociale. Non si era mai sposata,
fuggiva conoscenti e amici di infanzia, in ufficio si mimetizzava tra
le scrivanie. I suoi vicini da una vita la definivano strana, se non
peggio, ma a lei andava bene così, era gelosa della propria
solitudine, passava la vita ad occuparsi della sua più grande
passione, passione che, nonostante i tentativi, non riuscì mai a
trasformare in un mestiere. Si dichiarava comunque soddisfatta. Con
se stessa, sia chiaro, ogni parola in più veniva evitata.
Poi tutto cambiò, incontrò l'amore.
Il suo amore aveva le sembianze di un barboncino, altrettanto
silenzioso della padrona, la quale padrona mai, fino a quel momento
aveva desiderato un cane, ma non ebbe il cuore, nella sera fredda e
piovosa di Gennaio che fu, di lasciarlo là, in mezzo alla strada,
indifeso e abbandonato, dopo che l'aveva seguita sin dal
supermercato.
Portò dunque in casa due buste di
spesa e un trovatello; da quella sera cucinò per due.
Il trovatello non ebbe mai un nome,
diventò la sua fedele ombra, soppiantò addirittura la sua
originaria passione.
Come tutti sanno, suprema la legge
della natura, venne anche la sera in cui il trovatello morì;
l'anziana signora era felicemente neopensionata, finalmente poteva
godersi appieno il suo vecchio cucciolo.
Era di nuovo Gennaio, un'altra sera
fredda e piovosa.
La signora ne soffrì molto, e ancora
ne soffre, l'unico affetto degli ultimi lunghi anni. Nei primi
periodi pensò di impazzire, perché strana sì, ma pazza non lo era
ancora, come molti già affermavano da tempo. Poi si calmò.
Fu allora che le parole si vendicarono,
e tutte quelle che non aveva voluto, nè dire nè udire durante
quegli anni le si riversarono contro. Ironia del destino, con la
voglia di parlare si svegliava, e con la medesima voglia si coricava.
Non avvezza ai rapporti sociali non riusciva a fare nuove conoscenze,
quelle vecchie la evitavano da sempre; se escludiamo le cassiere, il
commesso e la postina mezza cieca, con i quali talvolta riusciva a
parlare, se si può dir parlare quello, rimaneva solo il nuovo
vicino, quel ragazzo serio che vedeva uscire ogni mattina e di cui
ogni sera attendeva il ritorno.
adesso ho capito perché faceva le poste a quel povero ragazzo.Lo ha preso per un cucciolo :)
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