giovedì 29 novembre 2012

La vicinanza


È una cosa che mi piace, leggo i libri degli scrittori della mia città. Poi immagino dove abitano.
Non lo faccio apposta, ma è così. Magari anche loro, ed ugualmente è così.
Non dicono niente, scrivono vaghi, poi quel dettaglio, quello piccolo piccolo che la mente ignora ma che è là, scivola via, dalla penna al foglio.
Allora è finita.
La storia è diversa, giro le pagine e cammino tra i viali; il punto è il semaforo all'angolo, sulla virgola sono al supermercato. Ormai non cerco più il libro, vedo i miei vicini, con le loro storie, con le mie storie.
Preparo un caffè, ho invitato un amico, è ciarliero; ecco ho quanto basta per il romanzo sul vostro comodino.

Ieri sera ridevo di gusto, un comico in TV. Sono bastate due frasi, contorno ad uno scetch già finito, è anche lui un mio vicino, e assai. Non ho più riso. Vedevo la recita della mia vita, dietro allo schermo.

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