martedì 29 gennaio 2013

La biblioteca

L'uomo chino, al centro della stanza.
Sedeva come tutti, ma la sua postura appariva diversa. Concentrato su quel libro, un'altra pila al fianco.
La biblioteca era piena, piena di persone che, come lui, chine studiavano intente, nei propri libri sprofondati. La biblioteca era piena di silenzio, il silenzio denso che si può anche toccare. La biblioteca era piena di odori, odori di chiuso e di respiri incrociati.
Molti erano studenti, con i loro jeans strappati e le loro magliette colorate; mentre l'uomo sudava nella sua camicia a righe.
Continuava a cercare, a leggere, nessuno guardava, sfogliava le pagine e, con rabbia, il suo labbro mordeva. Una ruga di preoccupazione segnava il suo volto, nessuno di lui si curava.
La ragazza al suo fianco mordicchiava una matita, il giovane dietro di lui su un saggio di filosofia sbadigliava.
Lui irremovibile, leggeva e leggeva, cercava.
La porta che si apre, la porta che si chiude, passi leggeri condotti sottovoce, il sole che va giù, il rche si alza. Poi la trovò, tra tante altre, simile era quella la frase che voleva.
Provò molte cose,allora, ma fra esse mancava la soddisfazione.

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