Nessuno sa come si chiami per davvero.
Lui risponde Sam, ma difficilmente sarà il suo vero nome.
Arriva in paese molto presto, sulla sua
bicicletta verde che cigola un poco. Pedala lentamente, mette
grande enfasi su ogni colpo della gamba.
Abita nella valle, dove di preciso non
lo dice. Secondo molti è un randagio che vive un po' qua e un po'
là.
Ha un età indefinibile, sembra essere
vecchissimo ma è da molti anni uguale. Io lo ricordo da sempre.
Entra nel bar del paese e vi resta fino
alle quattro, poi se ne va, il bar di Gino, quello vicino alla
fontana, non quello nuovo dei due forestieri.
Beve un caffè quando arriva e un
bicchiere di vino a mezzogiorno, ciò gli basta. Rimane a oltranza a
far conversazione.
Parla bene Sam, a tutti piacciono le sue storie.
Sono storie di paesi lontani che dice di aver visitato. Nessuno gli
crede ma va bene così, sono storie belle e questo basta.
Non ha mai soldi per pagare, lo sa il
buon Gino, ma non importa neanche questo.
Alcune volte gli ha fatto lavare i
piatti, altre volte ha spazzato le foglie dal portico, certi giorni
qualcuno paga per lui, ma il più delle volte Gino abbozza e si
accontenta dei sorrisi che sa far spuntare.
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