giovedì 10 gennaio 2013

La camera vuota


La stanza da letto illuminata dal sole mattutino. È bella, è grande, è luminosa. Ma è enorme, troppo enorme. In un certo senso, mette i brividi.
Il letto è rifatto con cura, al centro della stanza, le mensole ordinate, con i libri di scuola, la scrivania vuota. Non c'è niente fuori posto. Non un paio di scarpe, non un giocattolo, non un giornalino. È una camera senza nome e senza volto.

Magari è la camera di Sofia. Sofia ha dieci anni, un vecchio barboncino per compagno di giochi e da grande vorrebbe fare la ballerina. È brava Sofia, per la sua giovane età, volteggia leggera, si alza sulle punte di quei piedi da bambola.
Magari è la camera di Giuseppe. Giuseppe ha quindici anni e un fratello lontano. Corre nel prato insieme al pallone, pieno di amici al fratello non pensa mai. Torna a casa la sera, con la sua bicicletta, pedala spensierato per la città.
Magari è la stanza di Milena. Milena ha dodici anni e si sente già grande. Si trucca con le amiche, davanti allo specchio, ride per niente, si arrabbia con nulla. Ha un grande orsacchiotto, dentro l'armadio e ben nascosto.

Non arriva nessuno in questa camera vuota. Questo silenzio si fa più fitto. M'inquieta. Potrebbe essere di tutti, forse non lo è di nessuno.

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