venerdì 17 maggio 2013

Non vuole andar via


Entrai nella casa che era il tramonto. Lo feci in punta di piedi, sebbene sapessi che non c'era nessuno. Non accesi la luce, ma mi accontentai della penombra.
La casa era piena, trasudava vita da ogni poro. Dei molti oggetti sparsi in giro, tre mi colpirono con violenza.
Una bottiglia di birra, vuota sul tavolo, un barattolo di caffè vuoto in cucina, un bagnoschiuma, vuoto nella doccia. Finiti lasciati lì, a testimoniare una presenza che non vuole andar via.

La bottiglia. Vedevo due ragazzi a parlare fino a tardi, toni sommessi per non disturbare, complice la notte con la sua pace, magicamente più vicini di qualche ora prima.

Il caffè. Vedevo una donna con i movimenti impastati dal sonno, gli occhi chiusi come un gatto, i capelli arruffati dalla notte. Preparava un caffè con la poca polvere rimasta, colorava l'acqua di un colore vago, lontano parente di ciò che desiderava.

Il bagnoschiuma. Vedevo un uomo lavarsi con cura, per levar via il tepore del riposo. Finire la boccetta per allungare il piacere, ancora due minuti sotto questa acqua bollente.

Presi quello che dovevo. La bottiglia, il barattolo di caffè, il bagnoschiuma li lasciai là a testimoniare una vita che non vuole andar via.

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