venerdì 21 giugno 2013

La prova


Si alzò in piedi una donna e aspettò che fosse fatto perfetto silenzio prima di iniziare a parlare. Durò un minuto, o poco più, ma sembrò interminabile. Era anziana, molto alta e magra, con un'espressione severa sui lineamenti tirati. I grigi capelli raccolti in una crocchia sulla nuca sembravano farla uscire da un romanzo inglese per bambini, nella veste della governante arcigna.
Rosa non aveva molta voglia di ridere sull'immagine che le veniva in mente.
La governante disse che per entrare a far parte del corpo di ballo di Romeo e Giulietta erano necessari molto talento e passione, nonché un costante impegno durante la tourneè. Quindi chi non se la sentiva poteva andarsene direttamente a casa.
Nessuna delle ragazze si mosse.

Chiese loro di fare un passo in avanti, una alla volta, dire il proprio nome e interpretare a proprio piacimento le musiche che venivano proposte. Ogni ragazza aveva a disposizione un minuto e mezzo, con trenta secondi di ogni base. Una volta terminata l'esibizione dovevano allinearsi nuovamente dall'altro lato del palco.
La donna si sedette e la prima ragazza avanzò di un lungo passo; Rosa era terza nell'ordine cui si erano disposte. La ragazza si chiamava Serena e aveva lunghi boccoli biondi, iniziò a ballare un pezzo classico con una maestria assoluta. Sembrava che ogni parte del suo essere partecipasse in quei passi, quando la musicò cambio, sostituendosi in un pezzo country, la ragazza non ebbe un attimo di esitazione, e con analoga maestria iniziò a interpretarla.
Rosa smise di guardare nella sua direzione, quella bravura ostentata con tanta naturalezza la infastidiva e si emozionava ancora di più. Lei non era assolutamente alla medesima altezza.
Poi fu la volta di Clara, una piccolina bruna, e Rosa neppure si girò a sbirciare la performance. Continuava a guardare un punto davanti a sé pensando che avrebbe dovuto ballare. 
Ballare, nient'altro.

Venne il suo turno, con voce insicura disse il suo nome, Rosalina, e aspettò la musica. Il pezzo classico non le piacque e avanzò sgraziata i primi passi, per acquisire sempre più fiducia e iniziare a farsi davvero trasportare dalla musica. Quando il tempo a sua disposizione finì le sembrò troppo poco, era tuttavia abbastanza soddisfatta. Come prima volta non era andata malissimo, aveva temuto di non riuscire di avanzare un passo. Raggiunse Serena e Clara e attese le compagne in uno strano stato di trance, senza guardare nemmeno l'esibizione di Sara.
Quando furono di nuovo tutte allineate la governante inglese prese nuovamente la palla. Le ringraziò a tutte per la disponibilità e chiese a Serena, Rosa e Sara di ripresentarsi anche l'indomani perché erano tra coloro che sarebbero state prescelte.

Sara dovette sorreggere l'amica fino all'aria aperta

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