...serpenti sotto il letto, accendi la
luce, veloce...
Una volta accesa la luce la ragazza si
sentì più sicura. Tutta colpa di quella piccola fobia nata
nell'infanzia.
In un prato vicino casa giocava, con
sua sorella gemella e un palloncino colorato che, come i palloncini
colorati hanno di vizio, finì su di un cespuglio, e da sotto il
cespuglio, disturbato dal fragore delle due bambine, usci un
serpentello. Le due bambine, seppur gemelle, niente avevano in
comune. La nostra ragazza si terrorizzò, l'altra gli tirò spavalda
un legnetto, e più una era terrorizzata, più l'altra diventava
spavalda, e più l'altra diventava spavalda più prendeva in giro
quella terrorizzata, e più veniva presa in giro più quella
terrorizzata si terrorizzava ancora di più.
Un piccolo disastro.
Come c'era da aspettarsi il piccolo
episodio si concluse banalmente, la povera e innocua biscia vide bene
di strisciar via in tutta fretta e le due sorelline misero il
broncio. Se non ricordo male per cinque minuti, ma potevano essere
anche quattro o sei.
Da quel giorno a una delle due non
passò più la fobia dei serpenti, alla nostra ragazza appunto che
finì di vestirsi e scese in strada, un jogging leggero nelle vie
deserte.
Aveva dormito poco, ma si sentiva
riposata, in forze, sfilava felice lungo le costruzioni addormentate.
Lasciava la sua testa vagare beata, non ascoltava le preoccupazioni.
A differenza di altri che abbiamo conosciuto lei era veramente
felice, anche se molti ne dubitavano.
La ragazza non dava nell'occhio, la sua
felicità, una felicità sottile.
Viveva sola, in un piccolo monolocale
di periferia, aveva un lavoro semplice e pochi amici, erano passati
molti anni dal suo ultimo uomo. Quale contrasto con la sua esuberante
sorella che viveva nella bella casa del fidanzato, villettina in
centro, aveva un lavoro molto ammirato, contornata da amici cui
sapeva sempre imporsi, esistenza scintillante e forse superficiale.
Ma è presto per giudicare.
Torniamo alla ragazza con la fobia dei
serpenti, lei era molto soddisfatta, aveva scelto quel quartiere per
la tranquillità che vi regnava, aveva arredato la sua piccola casa
con cura, riuscendo a farla divenire specchio di sè, il suo lavoro
era una passione. Nel tempo libero si dedicava ai suoi numerosi
hobby, e ai suoi amici, pochi ma cari. Allorchè un uomo giusto
avesse bussato alla sua porta lei sarebbe stata pronta per aprire,
non prima, e l'attesa non la disturbava.
Come avrete capito la ragazza che
temeva i serpenti era una ragazza semplice, come semplice e delicata
la sua bellezza.
Trasferisciti su iobloggo, è più bello... è meno dispersivo e ci sono più persone interessate a leggere racconti e poesie :)
RispondiEliminaGrazie per il consiglio!!!adesso vado a dare un'occhiata!!
EliminaAle, ma mica avevo capito che eri Ale te all'inizio...sto fusa:)
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