domenica 4 novembre 2012

Una ragazza semplice


...serpenti sotto il letto, accendi la luce, veloce...
Una volta accesa la luce la ragazza si sentì più sicura. Tutta colpa di quella piccola fobia nata nell'infanzia.
In un prato vicino casa giocava, con sua sorella gemella e un palloncino colorato che, come i palloncini colorati hanno di vizio, finì su di un cespuglio, e da sotto il cespuglio, disturbato dal fragore delle due bambine, usci un serpentello. Le due bambine, seppur gemelle, niente avevano in comune. La nostra ragazza si terrorizzò, l'altra gli tirò spavalda un legnetto, e più una era terrorizzata, più l'altra diventava spavalda, e più l'altra diventava spavalda più prendeva in giro quella terrorizzata, e più veniva presa in giro più quella terrorizzata si terrorizzava ancora di più.
Un piccolo disastro.
Come c'era da aspettarsi il piccolo episodio si concluse banalmente, la povera e innocua biscia vide bene di strisciar via in tutta fretta e le due sorelline misero il broncio. Se non ricordo male per cinque minuti, ma potevano essere anche quattro o sei.
Da quel giorno a una delle due non passò più la fobia dei serpenti, alla nostra ragazza appunto che finì di vestirsi e scese in strada, un jogging leggero nelle vie deserte.
Aveva dormito poco, ma si sentiva riposata, in forze, sfilava felice lungo le costruzioni addormentate. Lasciava la sua testa vagare beata, non ascoltava le preoccupazioni. A differenza di altri che abbiamo conosciuto lei era veramente felice, anche se molti ne dubitavano.
La ragazza non dava nell'occhio, la sua felicità, una felicità sottile.
Viveva sola, in un piccolo monolocale di periferia, aveva un lavoro semplice e pochi amici, erano passati molti anni dal suo ultimo uomo. Quale contrasto con la sua esuberante sorella che viveva nella bella casa del fidanzato, villettina in centro, aveva un lavoro molto ammirato, contornata da amici cui sapeva sempre imporsi, esistenza scintillante e forse superficiale. Ma è presto per giudicare.
Torniamo alla ragazza con la fobia dei serpenti, lei era molto soddisfatta, aveva scelto quel quartiere per la tranquillità che vi regnava, aveva arredato la sua piccola casa con cura, riuscendo a farla divenire specchio di sè, il suo lavoro era una passione. Nel tempo libero si dedicava ai suoi numerosi hobby, e ai suoi amici, pochi ma cari. Allorchè un uomo giusto avesse bussato alla sua porta lei sarebbe stata pronta per aprire, non prima, e l'attesa non la disturbava.
Come avrete capito la ragazza che temeva i serpenti era una ragazza semplice, come semplice e delicata la sua bellezza.

3 commenti:

  1. Trasferisciti su iobloggo, è più bello... è meno dispersivo e ci sono più persone interessate a leggere racconti e poesie :)

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    1. Grazie per il consiglio!!!adesso vado a dare un'occhiata!!

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  2. Ale, ma mica avevo capito che eri Ale te all'inizio...sto fusa:)

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