Adesso era solo, solo con il suo zaino
e i suoi pensieri.
"Vedi laggiù c'è quella casa
rossa?"
Aveva annuito.
"Prosegui lungo la spiaggia fino
là, poi gira a sinistra. Dietro alla casa c'è un sentiero, devi
seguire quello. Non ti puoi sbagliare, non ce n'è altri."
Aveva annuito di nuovo.
L'uomo con cui aveva parlato si era
come disperso nell'immensità della spiaggia.
Se avessi saputo che la strada era così
lunga mi sarei fermato a fare conversazione. Pensava l'uomo, che
iniziava a sentirsi solo.
Le indicazioni le aveva ricevute da un
vecchio, uno del posto a giudicare dalla strana inflessione che
metteva su ogni parola. Aveva una lunga barba e procedeva gobbo, ma
nei suoi occhi la luce della gioventù splendeva. Non importa, era
sparito ormai.
La casa appariva lontana, tale e quale
a quando era partito, piccola all'orizzonte. Eppure camminava da ore,
da molte ore.
Non vedeva l'ora di arrivare là, alla
casa, sarà come essere a metà, pensava. O forse no.
Adesso aveva il mare con la sua melodia
amica, c'era la sabbia dai fini granelli e i gabbiani lontani, giù
al porto.
Alla casa avrebbe dovuto girare in un
sentiero, c'era solo quello. L'idea del sentiero di notte non lo
allettava, stava calando la sera.
Chissà quanto può essere lungo.
Cosa era più importante? Abbandonare
quelle poche certezze che aveva, sperando di terminare il viaggio, o
non terminarlo mai, rimanendo ancorato ad esse?
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