Lei di sé aveva sempre avuto un'idea
ben precisa, una donna forte che sapeva adattarsi a qualsiasi
situazione. Si era sempre rimboccata le maniche, non aveva mai ceduto
per niente, in ogni situazione aveva trovato il modo di venirne
fuori.
Non esistevano problemi insuperabili
nella sua vita e di problemi insuperabili ne aveva avuti molti.
Adesso era diverso, adesso si sentiva sopraffatta, ma in fondo era
tutto banale.
Da un mese viveva là, in quell'angolo
di mondo sconosciuto dal signore e in quella casa si sentiva bene. Ma
ormai era un mese e non aveva niente, né luce, né gas né telefono.
Viveva al freddo e doveva rinunciare
alle cose più ovvie, niente lavatrice, né frigorifero, né televisore. Viveva rudimentalmente come tutti molti anni or sono.
Continuava a ripeterselo ma ciò non
leniva il suo disagio. Beffa della vita. Si accorse così di essere
stata viziata dall'esistenza, un vizio difficile da estirpare, un
vizio che aveva molti nomi, comodità, tecnologia, normalità.
Elettrodomestici, che parola lontana.
Già, in realtà Sara era inerme di
fronte alla vita, non se lo sarebbe mai aspettato.
Trovato il suo ultimo barlume di
coraggio, si alzò dalla sedia per affrontare quell'acqua assai
fredda sulla pelle.
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